Andrij Shevchenko

Il bomber ucraino Shevchenko

Questo attaccante ucraino, si fece conoscere con prepotenza in una particolare notte del Novembre 1997, al Camp Nou. Quando in quella sfida realizzò una tripletta al Barcellona, qualcosa che non accade tutti i giorni. Il suo nome è Andrij Shevchenko, e gioca nella Dinamo Kiev del freddo tecnico Lobanoski. È forte il giovane, e questo lo vedono tutti. Sotto quegli occhi da cerbiatto, c’è qualcosa per cui vale la pena rischiare, così arriva il grande Milan e se lo porta a casa, nella Milano rossonera. Mai scelta fu più azzeccata. Capocannoniere subito al primo anno in rossonero. Sheva corre, segna appena tocca palla. Il “Re dell’est” sta diventando Re anche a Milano. Nel Maggio 2003 arriva il punto più alto della sua carriera, la finale di Champions League contro la Juventus nella cornice di Manchester, nel teatro dei sogni chiamato Old Trafford. Dopo 120 minuti di tensione, tocca una palla che pesa 90 chili, quella del rigore decisivo. Ma lui segna, e la sua faccia prima di tirare quel rigore, diventerà la copertina di quella notte magica. Trionferà ancora il re dell’est con il Milan, salvo la notte di Istanbul del 2005, quando sbaglierà il rigore ipnotizzato da Dudek, un incubo quella notte. Proprio in quella finale, che tanto gli aveva dato. Il trasferimento al Chelsea nel 2006 e il ritorno al Milan, rappresentano la pagina più triste di una carriera da sogno, di un fuoriclasse che sembra non ritrovare più se stesso. Tornerà a fine carriera alla Dinamo Kiev. Pare tutto finito per il ragazzo di Kiev, ma non è così. Il destino decide di regalare ancora una perla della sua grandezza. A Euro 2012, dove la sua Ucraina affronta la Svezia di Ibra nella partita d’esordio. Parte titolare Andrij Shevchenko, e realizza l’ennesima doppietta della sua intramontabile carriera. Circa un mese dopo, appende per sempre gli scarpini al chiodo.
A San Siro ogni tanto, ancora oggi, si sente tirare un forte vento da Est. 

“Non e brasiliano, però che gol che fa”